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Cosa
raccontare di questo week-end di ottobre ?La nostra azienda ha vissuto due
giorni veramente splendidi. La vecchia casa di famiglia ideata, progettata e
costruita proprio per essere vissuta in questa stagione d’autunno, nata per
servire il vigneto, si è risvegliata… e così, sotto la pergola, i sedili dei
vendemmiatori si sono riempiti di nuovo di persone. Un nuovo modo di fare
campagna e cultura del verde ma sempre con uno sguardo d’affetto verso il
passato. Ciuriciuri è stato un modo di fare campagna e famiglia, vissuto sempre
con entusiasmo e semplicità. Tanti i momenti veramente belli. Primo tra tutti
lo spazio dedicato ai piccoli, accolti il sabato pomeriggio da un
“pifferaio magico”, Riccardo, che li ha portati in giro per il
giardino dei gelsomini per una caccia al tesoro. Da ricordare il coloratissimo
cerchio di piccole mani immerse nell’acqua e nella carta con un unico obiettivo
esprimere la propria fantasia, guidato dalla voce gentile di Laura:
“impastate e create”. Ed ancora bello, decisamente bello, lo spazio
dedicato ai libri per ragazzi letti con Riccardo e Margherita e soprattutto lo
spazio domenicale del racconto per eccellenza con il piccolo teatrino di
marionette su cui convergevano gli occhi dei bimbi ammutoliti per incanto da
“Occhietto, Duocchietti e Treocchietti” e dal lieto fine della favola
dei fratelli Grimm. Di notevole rilievo è stata la chiacchierata sulle piante
esotiche, fatta nella vecchia villetta di casa, proprio ai piedi di una vecchia
araucaria e una fioritissima Chorisia speciosa, omaggi anch’esse di quel gusto
esotico che ha coinvolto le nostre case siciliane nei primi del ‘900. Si è
discusso in uno scambio fitto di opinioni proprio di queste specie che vengono
da lontano, del loro utilizzo e commistione con la flora locale. Un confronto
di idee che ha attraversato simbolicamente l’Italia, da Milano alla Toscana
fino alla Sicilia. Tre i relatori: Enrico Banfi, Antonio Perazzi e Rosella
Picone, guidati da Valentina Tamburino. Momento tutto autunnale è stato
l’incontro con gli autori del libro Antichi frutti dell’Etna, che ci hanno
fatto conoscere dal vivo mele e pere della nostra tradizione etnea con i loro
nomi locali, un tuffo nel modo della campagna di un tempo… mele cola, mele
gelato, mela rotolo, pera spineddu, pera savino e tante altre. Altro
interessantissimo ospite é stata Suor Lucia dell’oratorio salesiano
“Giovanni Paolo II” di Librino che ci ha parlato delle attività
dell’oratorio e soprattutto del progetto ideato e voluto dall’Etna garden club
e curato dallo studio di progettazione SciaraNiura dell’agronomo paesaggista
Francesco Borgese : “Un orto per Librino”, progetto che è stato
condiviso dalla nostra associazione Ciuriciuri. Durante la manifestazione è
stato creato un punto raccolta di piante dove i visitatori hanno potuto
lasciare in dono delle piante proprio per la realizzazione dell’orto. Inoltre
nei due giorni abbiamo avuto l’opportunità di conoscere dall’interno la rivista
Gardenia, grazie alla signorile presenza di un’ospite di eccezionale valore ed
esperienza, che lavora in redazione fin dai primi numeri: Alberta Rancati, oggi
caporedattrice. Infine non minore ma anzi centrale, fulcro di tutto, è stato la
presenza di vivaisti specializzati, provenienti da tutta Italia, Piemonte,
Toscana, Puglia, Lazio con le loro prestigiose collezioni. Tutti loro ci hanno
accolto e fatto partecipi del loro lavoro di ricerca e studio su specie e
varietà, sempre generosi nel raccontare la loro esperienza e nel dare consigli
di coltivazione. Tante le scoperte: dalle bulbose ai frutti di bosco, dalle
salvie alle thillandsie, all’inesauribile mondo delle succulente ed ancora:
agrumi, palme, tropicali, acquatiche, rose, graminacee, aromatiche, camelie,
piante da ombra, hibiscus, ulivi, tradescanzie, alberi da frutto, plumerie. Pensiamo
di far felici un po’ tutti pubblicando un po’ di foto, vere e proprie tappe di
questi due giorni campagnoli ed autunnali