Ch’addore ‘e malvarosa… Mostre in Campania… dagli esordi ad oggi

Caiazzo (CE), 5 e 6 Aprile 2014, Giardini del Volturno;

Salerno, 11-13 Aprile 2014, Mostra della Minerva.

Caserta sarà sempre legata nei miei ricordi alla mia prima esperienza con il mondo delle fiere specializzate e il mondo dei vivaisti collezionisti. Sono passati tanti anni da allora, ricordo benissimo quando mi avventurai con un po’ di apprensione in questo lungo viaggio verso questo nuovo mondo.

Nel 2002 partecipai a “Boscarello” alla Reggia di Caserta. Partimmo il 17 aprile in tre, io, mio fratello e mio cognato, con il camper di famiglia. Riempimmo all’inverosimile il camper, ogni angolo fu utilizzato, mettemmo gerani (o meglio pelargoni) nelle cassapanche, negli armadi, nel frigo, sugli scaffali, lungo tutto il corridoio, insomma ovunque, lasciando liberi solo i nostri tre posti a sedere. La notte tirammo fuori qualche casetta di piante e la sistemammo sul tetto del camper per creare un po’ di spazio in più e riposare. L’indomani eravamo pronti per montare il nostro primo stand. boscarello caserta

Ero stato invitato da Joan Tesei, via email. Non sapevo nulla di lei, ma il suo nome non era nuovo per me, lo avevo incontrato più volte sulle riviste di giardinaggio. Al telefono si presentava come una gentilissima signora dal delicato accento inglese. Col tempo, scoprii quanto fosse apprezzata e rispettata nel mondo del paesaggismo italiano e del vivaismo specializzato. Joan fu veramente molto attenta con me, dedicandomi tempo ed accogliendomi con gentilezza, oggi ne ho un ricordo affettuoso per aver preso in carico un inesperto vivaista come me, che timidamente iniziava la sua piccola impresa. Se penso alle striminzite piante che portai alla prima mostra apprezzo ancora di più l’accoglienza di Joan!

La prima edizione di Boscarello si tenne nella Vaseria della Reggia, in fondo in fondo al parco. Dovemmo attraversare i giardini con il camper, tra gli sguardi curiosi dei presenti. Il nostro stand era vicino a quello di Rose Barni e ancora ricordo lo stupore di mia madre quando le raccontavo che stavo esponendo accanto a Barni.

Sono tornato alla Reggia di Caserta per diversi anni, con accompagnatori diversi, ma sempre accolto con l’affetto della prima volta.

Tornare quest’anno in provincia di Caserta è stato un tuffo nel passato e un guardarsi indietro per vedere il proprio percorso. Una sera, passeggiando per le vie di Caiazzo, chiedevamo informazioni su dove cenare. Un signore, tra una chiacchiera e l’altra, coincidenze della vita, si ricordava della mostra della Reggia di Caserta, dove aveva comprato da una signora siciliana una pianta con le foglie profumate, una pianta bellissima, che aveva ancora, di cui non ricordava più il nome ma che iniziava con… iniziava con… la emme! Con la emme? Che pianta era? Non è che per caso si trattava di una… di una… malvarosa? Era una malvarosa. Sì, proprio una malvarosa. Certo che la vita riserva sempre qualche allegra sorpresa.

L’evento del 5 e 6 aprile si è tenuto a Caiazzo, a San Bartolomeo, un giardino ricco di pellicani, aironi, gru, fenicotteri, ibis ed altri strani e insoliti animali. La manifestazione “Giardini del Volturno”  è stata una due giorni all’insegna del vivaismo specializzato italiano. Un programma ricco di  tante attività  a tema, con laboratori per bambini ed adulti, conferenze, musica in giardino e visite guidate al parco, coinvolgendo il territorio campano: famiglie, scolaresche, amanti del verde, collezionisti di piante.

Sempre in Campania, la settimana successiva si è tenuto il più grande appuntamento del vivaismo specializzato del Sud Italia, la Mostra della Minerva, dall’ 11 e al 13 Aprile, a Salerno. Ormai da anni, infatti, a metà Aprile, si tiene questo importante appuntamento che come sempre si dimostra ricco di novità e con importanti presenze del mondo del vivaismo specializzato. Salerno regala a noi vivaisti un’accoglienza entusiasta e partecipata. I clienti affezionati si mischiano ai curiosi e ai passanti, e tutti vengono più volte a visitare gli stand, complici l’ingresso libero e la posizione strategica della mostra. Tante le attività proposte con un notevole coinvolgimento del territorio, con conferenze a tema ed attività organizzate in collaborazione con l’università di Salerno e le associazioni che operano sul territorio in città.

Campania, ci rivediamo presto! Anche perché, si sa, tra noi c’è qualcosa di speciale. Ah! Che bell’aria fresca… Ch’addore ‘e malvarosa…