Pelargonium triste: il primo pelargonio in Europa
Il Pelargonium triste è una specie botanica e geofita originaria del Sud Africa, la prima ad arrivare in Europa nel XVII secolo, poiché il suo trasporto tramite tuberi era molto semplice e non pregiudicava la sopravvivenza della pianta durante il lungo viaggio.
Ecco le caratteristiche del Pelargonium triste:
- possiede un grande tubero sotterraneo legnoso. Tende a crescere un po’ orizzontalmente con foglie di grandi dimensioni
- le foglie tomentose e piumose, dal colore grigio-verde, seccano completamente in estate, durante il riposo vegetativo, per poi ricrescere in autunno con l'arrivo delle prime piogge
- i fiori profumano di sera di un odore speziato, si innalzano su un sottile peduncolo e sono di colore giallo chiaro con striature dal rosso vino al marrone-nero.
Pelargonium triste fu inizialmente classificato come Geranium triste dal botanico francese Jacques Philippe Cornut nel 1635, che ne fece anche la prima illustrazione.
Decise di attribuire questo nome alla pianta poiché i suoi fiori emanano un profumo intenso solo la sera e non durante il giorno. Il loro odore, scriveva, si dissolve proprio con il sorgere del sole. Il botanico quindi si lasciò ispirare da questa preferenza per la luna e per la notte, come indizio sull’umore della pianta. (1)
Tuttavia si tratta di un pelargonio molto interessante, un vero esemplare da collezione!
Il Pelargonium triste può essere coltivato in vaso o in piena terra (dove il clima lo consente), in terreno molto drenante. Ha un periodo di dormienza che coincide con la stagione secca, quando tende a perdere le foglie. Per questo in estate conviene ridurre le irrigazioni. La fioritura del Pelargonium triste è primaverile.
Il periodo estivo è anche il momento ideale per dividere i tuberi ed avere nuove piante. Approfittando del periodo di riposo, infatti, si può togliere la pianta dal vaso, liberarla dal terriccio e staccare i diversi tuberi, mettendoli poi ciascuno in un suo vaso. In autunno da questi vasi si vedranno spuntare le nuove foglioline.