Il gelsomino del Granduca: J. sambac ‘Granduca di Toscana’

Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ è sicuramente la varietà di sambac più amata e ricercata. Il perché è facile da intuire: i suoi fiori, oltre ad essere tra i più profumati, sono anche tra i più grandi e appariscenti.

Questa rara cultivar indiana si diffuse in Italia grazie all’intervento del Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, grande collezionista di piante esotiche e in particolar modo di gelsomini. Per questo motivo fu dedicato a lui questo bellissimo fiore e a sua moglie Margherita Luisa D’Orleans, invece, J. sambac ‘Maid of Orleans’.

Vaso con gelsomini, Bartolomeo Bimbi, 1702

Per ricostruire la storia di come questo gelsomino abbia raggiunto l’Europa, una delle testimonianze più note è quella riportata sul retro di questo dipinto dallo stesso autore, che racconta del viaggio di questa pianta fino alla corte della famiglia de’ Medici, descrivendo poi meticolosamente il suo fiore composto da 160 petali (“Contate poi le sue foglie furono 160”). (1)

La pianta del Gelsomino del Gimé doppio Indiano chiamato in Goa Mugorin del Curacao venne in Firenze la prima volta nel mese di Maggio 1688, regalato al Serenissimo Granduca dalla Maestà del Portogallo il quale avendo saputo essersi perduto nel cammino due piante di Gelsomino scempio e doppio del Gimé che il padre Salvator Gallo Teatino mandava di Goa a S.A.R.S.M. le mandò a regalare le proprie piante.

Questa pianta del Gelsomino del Gimé Doppio è un Frutice che […] (assai? n.d.r.) […] poco da terra non vedendosene alcuno in quattordici anni che è in Toscana che arrivi all’altezza di un braccio, la sua foglia è piccola e bistonda a differenza di quella del Gimé nostrale che è lunghetta alquanto puntata.

Il fiore per la sua figura e grandezza e per la qualità delle foglie assomiglia il ranuncolo bianco doppio e se ne vede talvolta dei così grandi che coltone uno la mattina del 22 Agosto 1702 nel Giardino di Castello del Ser.mo Granduca ove… esta pianta è singolare, pesò la sera a ore 24 da pari 4 g. 17 computato (?) in detto peso un gambo lasciatogli lungo un dito traverso.

Contate poi le sue foglie furono… 160 della sua naturale grandezza e distinte l’una dall’altra. Vi era ancora nel mezzo di detto fiore un gruppo di foglie che non si poterono contare perla loro piccolezza, e per la difficoltà di separarle di sieme. Ma che si poté giudicare con l’occhio, essere in maggior numero delle grandi già contate. Et essndo stato il più grosso gelsomino, che sia stato colto, comandò SAR che a Bartolomeo Bimbi si dipignesse, come egli fece in questa piccola tela.

Tra i frequentatori dei giardini di Cosimo III, oltre ad altri amanti e collezionisti di piante, ci fu anche Francesco Redi, medico e biologo, la cui grande curiosità per il mondo naturale lo spinse a studiare i semi di cacao e a creare una nuova ricetta per la lavorazione del cioccolato a freddo, con l’aggiunta di ingredienti insoliti come, appunto, i fiori di gelsomino, tra cui quelli del ‘Granduca di Toscana’.

Il cioccolato al gelsomino: la storia e la ricetta

Agli inizi del ‘900 i gentiluomini catanesi sfoggiavano all’occhiello proprio i fiori del ‘Granduca di Toscana’. Abbiamo ripreso questa tradizione, proponendo questi fiori per lo sposo e quelli di J. sambac ‘Arabian Night’ per la sposa.

Ecco le caratteristiche di J. sambac ‘Granduca di Toscana’:

Produce profumatissimi fiori singoli da maggio a ottobre. Come le altre varietà del sambac, teme le temperature molto fredde, soprattutto sotto lo zero. In questo periodo quindi è meglio porre il ‘Granduca di Toscana’ al riparo, in un luogo al chiuso ma privo di riscaldamento.

Questi gelsomini resistono bene anche a lunghi periodi di carenza di luce. Per cui non abbiate paura se, per proteggere la vostra pianta, dovrete utilizzare una veranda poco luminosa o il pianerottolo di una scala.

Durante il periodo vegetativo, ovvero dalla tarda primavera fino a fine estate, il ‘Granduca di Toscana’ ha bisogno invece di un’esposizione in pieno sole e di regolari concimazioni. In questo modo è possibile ottenere un’abbondante fioritura!

Attenzione agli eccessi di acqua e ai ristagni, che nel lungo periodo posso essere anche fatali. Irrigate il vostro gelsomino solo quando il terriccio è ben asciutto, anche in piena estate, svuotando poi il sottovaso.

(1)  Catalogo generale dei Beni Culturali (consultato il 20/06/2023)

Jasminum sambac 'Granduca di Toscana' è disponibile nel nostro catalogo:

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